venerdì 28 marzo 2008

Never trust...

Non fidatevi mai di niente e nessuno...

L'amore non vince sempre...

martedì 25 marzo 2008

Provare per credere

Sarà che non sono un fedele seguace della moda, sarà che sono pignolo su qualunque cosa, sarà quello che volete ma io non sopporto con tutto il mio cuoricino di cioccolato quelli che dicono: “Non sono gay. Ho solo voluto provare.”. Ecco io vorrei provare a vedere se all’interno del tuo cranio c’è un cervello o un tortino di mele.
Che qualcuno mi spieghi come si può provare ad essere gay! No, dico davvero… io ho provato ad essere etero, ho provato ad essere un bravo ragazzo studioso, ho provato la nutella sulla pizza e l’ebbrezza dello stare un giorno senza mutande… ma esigo davvero sapere come si può anche solo immaginare di provare ad essere gay! O lo sei o non lo sei!!! Forse la mia concezione della vita è alquanto distorta, ma non è che siamo nell’emporio Armani e proviamo una maglia o un pantalone per poi decidere quale dei due dobbiamo comprare. Secondo me la sessualità è come un armadio e non come un emporio: metti quello che hai. Non puoi scegliere dall’armadio del vicino. Ok, non è un esempio molto chiaro, ma lasciate che mi spieghi. Ultimamente ho scoperto che un mio amico, fedele sostenitore della sua dubbia eterosessualità, ha avuto più di un incontro clandestino a scopi sessuali con un altro ragazzo. Ora… ammettiamo pure che tu sia curioso e che tu voglia provare, va bene, fallo! Ma la seconda volta vuoi provare ancora? Con la stessa persona? E la terza volta? Cos’è, non eri abbastanza convinto delle tue scelte? Forse forse ti piaceva la cosa?! No. Lui ha solo voluto provare. Certo, perché tutti ti credono tesoro…
Ma andiamo!!! La pura e semplice verità è che gli “etero” NON provano. E per definizione si può provare solo una volta, non tre. Per di più con la stessa persona! Essere gay non è uno status che si può scegliere dall’oggi al domani, è una cosa che hai dentro da sempre e che prima o poi affiora, sradicando tutto quello che ti hanno inculcato fin da bambino su api e fiori. Diciamolo una volta per tutte: gay si nasce, non si diventa. E basta! Niente storie o discorsi di psicoanalisi da rivista scandalistica. Questa è e sarà sempre una verità assoluta. Come Brad Pitt: è e sarà sempre un gran bel tronchetto della felicità. Dio lo benedica…
Un’altra cosa contro la quale mi batto a spada tratta sono i finti bisessuali. Già, perché non tutti i bisex sono uguali: ci sono quelli D.O.C. e quelli tarocco. E gli ultimi sono da evitare come i gatti neri per strada. Portano sfiga. Infatti tutti coloro che hanno una relazione con codeste creature arrivano ad un certo punto della vita in cui tirano avanti a pane e prozac, tanta è la iella che li affligge. Perché il bisessuale tarocco sostiene candidamente di apprezzare allo stesso identico modo sia gli uomini sia le donne. Metà gay e metà etero. Balle! Non esiste nessuno così! Nemmeno Rita Levi Montalcini sarebbe in grado di trovare un essere umano con il DNA metà gay e metà etero. Al vero bisessuale piacciono sì le donne e gli uomini, ma non allo stesso modo. Ha comunque una preferenza, che sembra anche più logica come cosa. È come il tea freddo: c’è pesca e limone. A qualcuno piace la pesca, a qualcun altro il limone e ad alcuni piacciono entrambi, ma ne preferisce comunque uno. In mancanza della pesca beve il limone o viceversa. Ma lui, il bisex tarocco, no! Lui beve pesca e limone insieme. Dice che il gusto non cambia perché si tratta sempre di tea. Che sarebbe come dire che uomini e donne a letto sono la stessa cosa, perché tanto tutti hanno un buco del culo. Certo. Un discorso che è tutta una grinza.
Un mio ex, molto molto ex a dire il vero, sosteneva con passione di appartenere al gruppo dei bisessuali. Purtroppo per me si è rivelato il vero prototipo di bisex tarocco. Che culo! Sono stato con lui giusto il tempo di farmi venire un’ulcera duodenale. Dico solo che era un tipo molto passivo sessualmente parlando, ma quando si stava coi suoi amici, che ovviamente ignoravano che per mesi si divertiva a passare le notti piegato in due come uno gnocco nell’alcova, automaticamente i suoi discorsi sfioravano il ben noto quoziente intellettivo di Totti, giusto un pelino meno.
“Mynkja, guarda quella che tette!”
“Oh, mynkja, che gnocca quella là!”
“Quella la prendo e la rivolto come un pedalino, mynkja!”
“Oh, mi prude la mynkja!”
Insomma, da un uomo che ha sempre la mynkja in bocca cosa puoi aspettarti?
Per dirla breve, essere gay per certa gente è ancora motivo di assoluta vergogna. Tale è la paura di essere scoperti e giudicati che ci si inventa le più strepitose menzogne, per autoconvincersi che in fondo possiamo essere perdonati dei nostri peccati da omosessuali, in quanto non lo siamo completamente. Oppure abbiamo solo provato e questo è solo un peccato veniale.
Credetemi!
Provare per credere.

sabato 22 marzo 2008

Rapporti sessuali fra omosessuali

Uno dei misteri principali nei rapporti fra gay è il sesso. Quella specie di gioco dove bisogna indovinare in quale buco è stato nascosto il salsicciotto. Un vero spasso. Si vince praticamente sempre! Chi indovina poi si porta a casa il salsicciotto, per ricordo.
Nel sesso ci sono molte costanti che non si possono trascurare, per ovvi motivi. Prima di tutto bisogna avere un luogo pressoché tranquillo dove poterlo fare, di solito un letto va bene. Ultimamente si sta sviluppando la mania di farlo in auto, in treno, sul comò, sul cellulare… una specie di giochi senza frontiere. Altra costante è: con chi farlo? Un vero problema. Vi aiuto… con un altro maschio. Quando si è gay funziona così, sono due maschi che fornicano ripetutamente per un totale di 5 minuti. Dimenticate i vari Rocco Siffredi e Cicciolina. NO! Ci sono due maschietti e un letto, o un sedile, ecc…
Tanti si scandalizzano a sentir parlare del sesso gay, soprattutto gli uomini etero. Quando però vedono due super lesbicone che scopano come conigliette di playboy allora parte il testosterone e gli diventa duro! Ma perché? Sono finocchie pure loro! Un mio giovane amico, quando gli stavo spiegando come funziona fra due ragazzi, ancora un po’ e mi vomitava la pizza ai carciofini in faccia. Poi però si aspetta che mi ecciti nel vedere un paio di tette di media misura. Posso permettermi di fare una critica agli uomini? Le tette delle donne sono palle di carne buttate lì, con un foruncolo marroncino al centro. Sono bene o male fatte tutte allo stesso modo! La dimensione non le rende più eccitanti, solo più ingombranti. La gravità esiste anche per quelle povere figlie di Madre Natura, pesano e fanno male, soprattutto se le strizzate come limoni sull’insalata di totani. Allo stesso modo il pene è solo un wurstel di pelle che si riempie con quel sangue che dovrebbe irrorarvi il cervello. Non diventa duro perché avete tanta potenza sessuale, ma solo perché si gonfia come un cotechino. La dimensione non dà più piacere, anzi fa solo più male. Fidatevi di uno che se ne intende! Chiusa parentesi.
Un’altra costante del rapporto sessuale gay è la penetrazione. Può avvenire in bocca o nel deretano. Punto. È inutile tentare nelle orecchie o nel naso. Non serve. Non ci passa niente, al massimo un dito. Ma la cosa risulterebbe poco fine. Una volta un ragazzo, mentre eravamo intenti a fare ginnastica orizzontale, ha pensato bene di tapparmi ogni buco… qualunque buco, per la precisione. Tranne quello giusto. Sono soddisfazioni! Soprattutto quando, per scherzo, ti dicono: “L’unica cosa di vergine che hai è il buco del naso!” e la tua risposta è “No”. Fantastico. Per una corretta penetrazione si consiglia l’uso della vaselina. Per chi non lo sapesse (ben pochi, temo) la vaselina è una specie di sciolina per il pene. Metti sta maionese sul tuo wurstel e poi infili il tutto nel panino. Fine. Fare sesso senza vaselina equivale a prendere un rotolo di carta vetrata e infilarselo a mo’ di supposta nell’ingresso posteriore più e più volte. Non è quello che si potrebbe definire piacere. Da non dimenticare il grande amico preservativo. Un simpatico vestitino di lattice per il nostro Ken delle mutande. E lo potete anche cambiare a seconda delle occasioni! C’è quello bianco che va bene sempre, quello ai frutti esotici per i momenti di goliardia, quelli colorati per essere casual, quelli neri per le serate di gala (personalmente lo sconsiglio perché il nero snellisce un casino), quello a zampa d’elefante per essere alla moda, quelli borchiati per le notti trasgressive, quelli che brillano al buio se non riuscite a trovarvi l’uccello con le mani… c’è n’è per tutti i momenti magici della vita. E poi serve a lubrificare e proteggere. Già che ci siamo, ricordiamo anche questi due piccoli dettagli…
Un altro punto saldo del sesso è: bisogna saperlo fare. Non c’è storia che tenga, o si è bravi o non lo si è. Non regge la scusa che “Il dottore mi ha fatto il certificato medico, quindi sono esonerato”(giuro, l’ho sentita!). Se sei fortunato ti becchi quello che è capace e se la cava, magari non è un mostro di bravura, però fa il suo dovere e lascia un vago presentimento di essere stati soddisfatti. Se sei molto fortunato ti ritrovi a letto con un pornodivo e te lo sposi perché uno così non lo becchi mai più nelle prossime 6 vite. Se invece la iella ti fa visita spesso allora, sotto le lenzuola, scoprirai di avere un benemerito idiota. Uno che non riesce nemmeno a tirarti giù la zip dei jeans. Uno che nemmeno con la torcia riesce a trovare un buco idoneo. In questi casi è meglio utilizzare la prima scusa che ci viene in mente e darsela a gambe. Io me la cavo benissimo con questa. Nel momento esatto in cui realizzo che tipo di individuo mi sta impastando come una pizza Buitoni, parto con questa tiritera: “NO!!!!! Fermati!! Non posso farlo… mi dispiace, ma sono ancora troppo legato al mio ex fidanzato e non posso donarmi a te mentre penso ancora a lui… scusami, ma non voglio illuderti. È meglio se ora vado… ti richiamerò appena avrò dimenticato il dolore della sua lontananza. Addio.”. E ciao le balle. Funziona sempre…
Ora, non voglio insegnare a nessuno l’arte del perfetto trombateur, ma avendo molta esperienza nel settore mi permetto di suggerirvi un paio di strategie. Sulle riviste si trovano sempre libri e libercoli che illustrano le posizioni migliori e le tecniche più strampalate. Per gli etero. In fondo a questi libri si trova la dicitura “Se sei gay, cazzi tuoi.”. Qui facciamo tutto il contrario. Partiamo dal presupposto che si parla di due uomini. E fin qui mi sembra logico.

Cominciamo ora con l’illustrare i preliminari, la fase preparatoria al rito magico. I preliminari sono FONDAMENTALI. Senza quelli toglierete ¾ del piacere al vostro amante e a voi stessi. I baci sono l’inizio. Ognuno ha la sua tecnica, ma per chi non è pratico (che può capitare) o per chi sembra un pesce fuor d'acqua, ecco un piccolo consiglio: seguite le labbra dell’altro. Non ci vuole una grande scienza per capirlo. Incollatevi la bocca uno all’altro e avrete imparato il bacio perfetto. Poi la lingua ve la gestite da soli, i gusti sono gusti… dal bacio si passa alle mani. Che giocano un ruolo importante in tutto questo. Non vanno spalmate direttamente sul pantalone alla ricerca del pinnacolo del piacere. Devono essere strisciate prima sul busto vestito, poi infilate sotto ai vari strati di indumenti e qui poi ci sono tante varianti. C’è gente a cui piace che gli si svitino i capezzoli, altri che preferiscono che siano accarezzati, alcuni adorano che le mani striscino come vermiciattoli sulla schiena o sulle braccia… per non sbagliare fate un po’ di tutto. Solo dopo aver perso completamente la pazienza ci si può dirigere verso il basso. Magari partendo dalla schiena fin giù al Lato B. Possibilmente un bel paio di glutei piccoli, tondi e sodi. Da lì si gira verso la coscia e si prosegue verso l’interno. Piano piano ci si avvicina al sigarone, magari sfiorandolo leggermente. L’attesa del contatto genera molto piacere, di solito. Un po’ come a Natale: vedi i pacchetti sotto l’albero già dal 9 dicembre, non li puoi aprire fino alla vigilia e la voglia aumenta man mano che ci si avvicina alla festa. Idem col sesso. Dalla coscia si passa alla cerniera. La apri con dolcezza e… SORPRESA! Ecco il totem della felicità. E ancora una volta ci avviciniamo furtivi senza togliere la biancheria. Appena sfiliamo le mutande al compagno, finiscono i preliminari e si procede con la fase due. L’atto peccaminoso.

Dicesi “atto peccaminoso” ogni azione che implica l’uso del pene. Nella seconda fase del rapporto si usa moltissimo questa parte del corpo maschile. Ci sono tre cose che si possono fare (è la tecnica GSM, la tecnica moderna e d’avanguardia). Uno: giocarci con le mani. Due: strusciarlo da qualche parte. Tre: mastruzzarlo con la bocca. Con le mani sbucci le cipolle, come cantava saggiamente Zucchero, oppure puoi fare tante cose piacevoli al tuo partner. Prima fra tutte c’è la masturbazione. Che tanto siamo tutti molto pratici… poi ci sono le toccatine tattiche, che sono alla base dello scroto, sul prepuzio, nell’interno coscia e sull’addome (da notare la terminologia, sintomo postumo di un megaspinello fatto col Garzanti). Con la bocca… beh, sappiamo tutti cosa si può fare! L’importante è NON usare i denti. Non stiamo preparando dei rigatoni, stiamo succhiando un pene. Chiaro? Non è vero che se si morde un po’ aumenta la pressione del sangue e il piacere. Aumenta solo il dolore e il fastidio. Stop. Non raccontiamoci altre balle, per favore. E soprattutto, se è il vostro pisello che viene utilizzato, non prendete per le orecchie l’altro come se fosse il manubrio di una bicicletta. Evitate soprattutto di stantuffare compulsivamente all’interno delle bocche altrui, onde evitare che chi è dall’altra parte vi vomiti la cena di Natale del ’96. Se preferite invece strusciarlo, vi sconsiglio caldamente la moquette. Oltre ad essere infestata dagli acari che pullulano come cinesi nei paesi europei, ti viene una di quelle irritazioni sulla punta che non te la togli più nemmeno sradicandola via (la punta, s’intende). Farà un po’ schifo, ma è meglio utilizzare la coscia o la pancia. Per lo meno sono zone calde, morbide e talvolta pulite. Ora, terminata la fase due, si passa al momento catartico per eccellenza. La penetrazione.

Dicesi “penetrazione” l’atto di introdurre il pene in una fessura cavernosa situata nella zona posteriore del corpo. Il culo, per capirci. Di solito, quando si fa sesso in due, uno si offre volontario per ospitare l’amico uccello e l’altro gioca a fare la sonda intestinale con il suo marchingegno. Partiamo dai volontari. Ecco che la vaselina torna utile. Spalmatevene una quantità industriale nella porta principale, più ne mettete meno soffrirete. La posizione più idonea è quella a cavalcioni sopra al compagno. In questo modo vi gestirete da soli la profondità della penetrazione. Per gli amici traforatori funziona più o meno nello stesso modo. Mettete il vestito di gomma all’agente 007 – missione trivella, spalmate il resto della vaselina sopra al preservativo e DELICATAMENTE posizionate la sonda sopra al fatidico buco. Con molta dolcezza fatelo scivolare all’interno e poi agitatevi come anguille. Le posizioni più indicate sono: A) da dietro, come i tori con le vacche. B) prendendo le gambe del compagno sdraiato sulla schiena e alzandole verso il cielo, liberando così l’entrata del Tempio dell'adorazione.
Finito tutto sto casino, arriva sempre nella vita di un gay il momento di dare libero sfogo alla propria creatività. Succede infatti che con lo sperma gli uomini si divertano a dipingere quadri di Mirò sul corpo dell’amante. Il mio consiglio spassionato è di fare tutto molto discretamente all'inizio, anche perchè a volte può essere un casino totale (vedi lenzuola frantumate, tettuccio della macchina infangato, pareti del bagno del pub riaffrescate). E poi fa anche un pò schifo ritrovarsi con tutta quella roba da dosso e soprattutto è poco galante. Al termine di quest’ultima operazione, avrete finito di fare sesso.

Piaciuto? Beh, me lo auguro. Vi chiederete quanto tempo ci vuole a fare tutta sta roba… al massimo 10 minuti. Gli uomini non durano tanto…
È un mondo molto difficile.

martedì 18 marzo 2008

Il mito del SE FOSSI...

Uh santa la miseria... ero piiiiiiccolo piccolo quando la Carrà (pace al chirurgo plastico suo) faceva sto giochettino in tv... ve lo ricordate? Lei troneggiava sembre più bionda su un sofà bianco latte in mezzo ad un allegro coretto gregoriano di gente pseudofamosa che tentava di indovinare il personaggio misterioso facendo un sacco di domande cominciando con "Se fosse...?"... Che bei ricordi...

E ora grazie a Gipris ho la possibilità di rivivere in prima persona quel magico momento della domenica (era domenica, vero?) di tantissimi anni fa... Con l'unica variante che il personaggio misterioso sono IO!!
AGGIORNAMENTO: visto che ancora non ho molti amici internettosi, passo la palla ad un amico vero in attesa di un'altra persona a cui lanciarla... Sto parlando del mio carissimo t'amagoggi ghettoculturale... torna presto a Bologna!!

Intanto ecco le domande....

1) Se fossi in un film?
La protagonista di Pomodori verdi fritti (alla fermata del treno)
2) Se fossi un flacone spray?
Lo sgrassatore Chante Clair
3) Se fossi un organo (non necessariamente umano)?
Un polmone... ma solo uno, così almeno posso passare il tempo a conoscere l'altro...
4) Se fossi una cosa prestata?
Un maglione caldo e non ancora infeltrito
5) Se fossi un elettrodomestico?
Il minipimer!!!
6) Se fossi un oggetto del tuo bagno?
Il phon... mi ha sempre regalato mille emozioni...
7) Se fossi un recipiente od un portaoggetti?
Il bicchiere mezzo pieno
8) Se fossi parte dell’arredo urbano?
Un cartello di Accesso consentito solo ai residenti
9) Se fossi un elemento naturale?
L'acqua... mutevole e sempre uguale
10) Se fossi una droga?
Martini bianco / Nutella (si possono considerare droga??)

domenica 16 marzo 2008

CEREBROsondaggi

Ripartono a grande richiesta (di chi??) i magnifici CEREBROsondaggi, ovvero domande inutili con risposte improponibili su insensati argomenti.... Non perdete l'occasione di partecipare e vincere magnifici premi!!!

W i gay, ma anche basta!

Che bello... ieri sera ero col mio Trottolinoamorosodudùdadadà appollaiato sul divano Ikea marron cacchè del nostro minisoggiorno... avevo preparato una cenetta frugale e guardavo con sempre più stupore la tv mentre il magico Trio Solenghi/Lopez/Marchesini riecheggiava e rimembrava le loro comiche gesta... Ahhhhh... che tripudio di aulicità!... Una serata tranquilla... ma il trauma è in agguato, proprio dietro l'antina del mobiletto che sta sopra alla cucina.

Guardando bene il trio, mi rendo conto che la loro simpatia è rimasta immutata negli anni... il loro fisico un po' meno... Solenghi è senza dubbio diventato il nonno di se stesso, la Marchesini (pòra stella) sembra un Picasso...
"L'unico dei tre che si è mantenuto meglio è Massimo Lopez..." Dico al mio ragazzo...
"Certo... E' gay!"

SDENG!!

L'antina del mobiletto che sta sopra alla cucina ha colpito e affondato. Il mio già labile cranio.

Ma come è gay!? Massimo Lopez? Quello tanto simpatico? Quell'uomo tutto d'un pezzo, ben vestito, altezzoso ecc ecc??? LUI?!
"Certo! E' da anni che tutto il mondo lo sa..." Mi ribatte il mio dolce cucciolo di criceto...

ARI - SDENG!!

L'antina del mobiletto che sta sopra alla cucina mi da il colpo di grazia. Decido finalmente di chiuderla.

Ma perchè io non lo sapevo? Cioè... ok, non sono fatti miei, ma questo è un duro colpo per il mio fragile cuore di ghiacciolo... Questo è un'altro mito che mi crolla inesorabilmente come Alessandro Cecchi Paone... ma com'è possibile che quei pochi maschi che mi hanno fatto sempre sperare in una razza superiore del genere umano mi si tramutano all'improviso in FINOCCHI!??!! Che male ho fatto per meritarmi questo? Insomma... Cecchi P. era tanto distinto, sempre elegante, sensibile, acculturato... un uomo come si deve... mi giro e lo trovo nel programma tv più gay che la mediaset abbia mai trasmesso che parla di pompini, culi e membri maschili con una disinvoltura che fa invidia a Jessica Rizzo... MA NO!!!!!!!! Non può essere vero... il mondo è tutto in mano ai gay?! Questa è la fine del mondo... no perchè, diciamocelo, se i gay prendono il sopravvento è la fine... ci ritroveremo scaraventati nel mondo di Barbie con addosso solo mutande borchiate... I politici, anzichè percepire elevati stipendi, guadagneranno CD di Madonna e completini D&G e invece di picchiarsi in Parlamento si prenderanno a borsettate... I poveri saranno quelli che vanno a comprare vestiti ai mercatini e le guerre saranno combattute dai Village People... Dopotutto, per noi gay, la guerra è come la verginità: le perdiamo. E senza nessun rimpianto!

Ma dove sono finiti gli uomini di una volta!?!? Oggi gli uomini sono tutti uguali... Si lagnano, fanno le puzzette e si divertono come matti, vanno in palestra fino a 78 anni senza ottenere i giusti risultati, non si sanno organizzare e in cucina fanno casino.
Prendiamo in esame il mio ragazzo, un Caso umano senza eguali (e ti voglio bene per quello che sei)...
Egli, passati i primi mesi in cui nulla di trasgressivo è concesso, adesso mentre lo bacio digerisce fragorosamente il suo spuntino e/o pasto o si esibisce, mentre lo abbraccio, nel'esecuzione della Nona di Behetowen fatta con l'ano. E ride. Di gusto. Che disgusto.
Per preparare un piatto di pasta riesce a sporcare nell'ordine: una pentola dove far bollire l'acqua per la pasta, un cucchiaio per girare la pasta, un piatto in cui versa gli ingredienti per il sugo, un coltello per tagliare alcuni ingredienti per il sugo, un tagliere su cui taglia gli alimenti per il sugo, una padella in cui finalmente prepara il sugo, un'altro cucchiaio per girare il sugo, un terzo cucchiaio per assaggiare sto cavolo di sugo, il colapasta per scolare la pasta, una seconda padella per rimestare pasta e sugo, un quarto cucchiaio per girare il tutto, il piatto in cui mangia e la forchetta per mangiare, senza contare gli orrori che rimangono sul piano di lavoro, sui fornelli e nel lavandino dove è solito gettare i rifiuti delle cibarie, con conseguente otturazione del suddetto lavandino.
Sarò magari un grezzone, ma per la mia pasta uso una pentola, una forchetta, il colapasta, il sugo lo preparo dopo nella stessa pentola e mangio direttamente da lì, senza l'uso di ulteriori posate... mah...
Se c'è una lieve brezzolina primaverile che rinfresca un po' l'aria per lui non fa freddo, si congela...
Se c'è un po' di sole autunnale che mitiga il clima fresco non fa caldo, non si respira più...
Se sta male, sta male più degli altri. Una leggera pesantezza di stomaco con coseguente caghetta, diventa una colica renale che necessita di visita guidata del gastroenterologo, ricovero di tre giorni e ferie per me che devo stargli accanto. Il suo dolore non si può capire...
Se poi ha il mal di testa, non ne parliamo...
Ma gli voglio bene così com'è... anche perchè in che altro modo potrebbe essere? Ditemi se non è vero, gli uomini impavidi dei film d'azione dove cavolo sono finiti? Se poi tutti diventano gay, come si fa a sperare in uno di quegli uomini che con un cucchiaino da caffè ti riescono a salvare da un palazzo in fiamme crollato in mezzo alla città mentre un gruppo di terroristi islamici ti da la caccia armati di mitra e vestiti scadenti?
Non ci sono più le mezze stagioni....

sabato 15 marzo 2008

E si ricomincia...

Bene bene... dopo un sacchissimo ho deciso di riaprirmi un nuovo blog... sperando che questa volta sarò anche in grado di continuare a scriverlo...

CEREBROamici!!! Benvenuti in quel di CEREBROLLYWOOD, ovvero il mio universo parallelo dove ci si può abbandonare alle follie psicosomatiche della vita...

Giusto per cominciare, parlo a vanvera di me stesso con un simpatico elenco puntato

  1. Io sono l'insindacabile padrone e sovrano di questa terra di nessuno (anche perchè chi se la piglierebbe sta briga???)

  2. Sono maggiorenne (da un bel po' di anni ormai)

  3. Sono Gay pendulo (ovvero vacillante da praticamente tutte le parti)

  4. Ho un pigiama assurdo che non piace a nessuno ma a me fa stare tanto comodo

  5. Al momento risiedo a Bologna

  6. Non so usare i codici html e malgrado i miei buoni propositi non sono mai stato in grado di impararlo

  7. La mattina il mio alito riesce a far bollire l'acqua per il tea

  8. Pimpiripettennuse pimpiripetteppà

  9. Fine

  10. Però dovevo arrivare alemo a scrivere il punto 10

Dunque, scusate se il sito perde le acque da tutte le parti ma la mia ignoranza internettuale non mi consente al momento di fare altro... Giuro solennemente che mi impegnerò prima o poi a dare un'aspetto un po' più sbabau a questo sito.

Per il resto...



STAY TUNED ON CEREBROLLYWOOD